Un'organizzazione dedita al
riciclaggio e all'evasione fiscale è stata stroncata dalla
guardia di finanza di Arezzo: complessivamente sono state
eseguite 24 perquisizioni in più regioni, scoperti oltre 30
milioni di euro nascosti al fisco e 30 persone denunciate, a
vario titolo, per reati fiscali e societari, esercizio abusivo
dell'attività finanziaria e bancarotta fraudolenta.
Questo il risultato delle indagini coordinate dalla procura
della Repubblica di Arezzo e eseguite dal comando provinciale
della gdf, nei confronti di un'organizzazione criminale, con
base nel Valdarno aretino ma attiva tra la Toscana, Lombardia,
Veneto, Lazio e Campania, dedita al riciclaggio di denaro ed
all'emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
L'inchiesta è nata dalle segnalazioni di operazioni sospette
che riguardavano un imprenditore di origini campane, residente
in Valdarno. I finanzieri, analizzando i conti correnti, sia
personali che delle aziende edili allo stesso riconducibili,
hanno potuto ricostruire un intreccio economico-finanziario tra
diverse società, alcune realmente esistenti ed aventi
operatività nel territorio nazionale, altre, invece, meramente
cartiere, intestate a prestanomi, senza alcuna struttura
organizzativa, create con lo scopo di emettere sistematicamente
fatture per operazioni inesistenti, anche per ingenti importi
che venivano poi utilizzate da aziende in difficoltà, in cerca
di liquidità. Coinvolti anche due commercialisti, residenti in
Campania, che procacciavano le imprese in difficoltà economica.
Nel corso dell'indagine sono state rilevate numerose violazioni
alla normativa anti riciclaggio.
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