"Non c'è nessun accordo collusivo
tra la parte imprenditoriale e quella politica". Lo ha detto il
governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto in
tribunale a Salerno per rendere dichiarazioni spontanee
nell'ambito del processo Crescent (il complesso immobiliare sul
lungomare salernitano, ndr), nel quale l'ex sindaco di Salerno è
imputato per falso ideologico, abuso d'ufficio e reati
urbanistici. "Volendo forzare la realtà si è arrivati a dei
paradossi. Siamo di fronte a forzature", ha aggiunto il
governatore della Campania, secondo il quale "La manovra
urbanistica aveva l'unico obiettivo di riqualificare un'area
degradata di Salerno. Mi colpisce che in questo procedimento non
c'è nessun riferimento allo stato in cui versava quell'area. Noi
volevamo modificarla".
"La tesi dell'accusa, invece, - ha detto ancora De Luca - è
che dieci anni di anni di manovre urbanistiche avevano come
obiettivo essenziale, se non unico, quello di apportare un
ingiusto vantaggio a un imprenditore".
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