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Guarro, ecco il mio 'Immoralista'

Guarro, ecco il mio 'Immoralista'

L'opera in scena al Teatro Tram e al San Carluccio

NAPOLI, 31 maggio 2018, 11:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Da un lato la rigida, totale e sincera adesione al codice morale, dall'altro l'incapacità di adesione al codice, l'impossibilità di aderire ad esso, se non a costo della vitalità e dunque della vita. Il '900, con i suoi studi filosofici, psicoanalitici e pedagogici ha aperto la strada alla terza via: una morale naturale! quell'insieme di regole comportamentali, non imposte dall'esterno, ma che vengono fuori e scaturiscono dalla libera crescita e dallo sviluppo di sentimenti di amore e rispetto per sé, per gli altri e per le cose". Così Luisa Guarro, parlando de 'L'immoralista', tratto dal romanzo di Andrè Gide, che ha scritto insieme con Antonio Mocciola, e di cui ha curato la regia. L'opera è andata in scena prima al Teatro Tram di Napoli e poi al nuovo Teatro SanCarluccio. " Superato l'egocentrismo infantile, da cui pur necessariamente veniamo, ciascuno con le sue peculiarità e le sue difficoltà, sviluppando il sentimento dell'esistenza degli altri, delle cose e della natura, sviluppiamo un sentimento d'amore e rispetto, da cui scaturiscono tutte le regole comportamentali di cui abbiamo bisogno. Discorso molto semplice, ai limiti della banalità e tuttavia così lontano dall'essere diffuso e profondamente compreso. Siamo ancora prigionieri della pedagogia nera, del giustizialismo, del giudizio, della condanna della metà sinistra dei sentimenti umani. La metà sinistra dei sentimenti umani, qualora accettati, espressi e non repressi, si trasformano e si sublimano, si accordano alla realtà e diventano linfa creativa e vitale, qualora repressi si trasformano in mostruosità, noia, agonia e tragedia quotidiana". 'L'immoralista', come detto, è stato scritto da Luisa Guarro con Antonio Mocciola. In scena Giovanni Esposito e Marilia Marciello, disegno luci di Paco Summonte, realizzazione della scenografia di Laura Simonet, Chiara Carnevale e Giulia Suriano.( ".
   

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