Tre richieste di rinvio a
giudizio con l'accusa di omicidio colposo sono avanzate a
conclusione dell'inchiesta della Procura di Napoli per la morte
dei due sub, l'istruttore Antonio Emanato e la sua giovane
allieva, Lara Scamardella di Baia, avvenuta il 13 agosto 2017
durante una immersione nelle acque tra l'isolotto di Vivara ed
Ischia, nei pressi della 'Secca delle Formiche'.
Destinatari della richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal
sostituto procuratore Francesca De Renzis e dall'aggiunto Nunzio
Fragliasso, a conclusione delle indagini della Guardia Costiera
di Ischia e dei consulenti della Procura, il titolare della
società di immersione "Sealand Adventure" di Baia e altri due
istruttori della medesima società cui si era appoggiato Antonio
Emananto in quanto solo tale società aveva l'autorizzazione a
fare delle immersioni nel parco marino "Regno di Nettuno".
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