"Un disco confessione". Così Joe
Barbieri, il jazzista che non ama definirsi tale, descrive
Origami, il suo nuovo lavoro, uscito per Microcosmo
Edizioni/distribuzione Believe, con collaborazione importanti
come quella di Paolo Fresu. "E' un disco - racconta l'artista
che riesce a unire la world music con il jazz, la poesia con la
musica - nel quale confluiscono percorsi che arrivano a
compimento, personali e privati. A 44 anni ho accettato di avere
punti di forza e punti deboli: è quello che ho cercato di
mettere nel disco. In modo autentico, senza filtri, senza
censure".
Barbieri, nato a Napoli e con gli inizi alla corte di Pino
Daniele suo primo produttore, spiega come anche la scelta del
titolo del disco, Origami, vada in questa direzione: "Come
l'arte giapponese di trasformare un foglio di carta in una
piccola scultura, un fiore, un animale, è un'opera che è
complicata ma semplice, mette in relazione forza e fragilità".
Barbieri porterà in tour il suo Origami, prima data il 7 luglio
a Napoli.
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