Sono arrivati in Italia nel 2009
dal Burkina Faso e come migliaia di immigrati hanno dovuto
pagare una tassa per poter ottenere il permesso di soggiorno. E'
la famiglia Caopuré, padre madre e cinque figli, che hanno
pagato 500 euro, 200 a testa per il padre e la madre e 100 per
il figlio maggiorenne.
Una cifra che ora verrà loro restituita perché la Corte di
Giustizia Europea prima, i due gradi di giustizia amministrativa
e il tribunale civile di Napoli hanno deciso che quella tassa
era ingiusta. Ad accompagnarli nel loro percorso legale la Cgil,
attraverso il patronato Inca, che sta promuovendo dei giudizi
simili nelle diverse regioni d'Italia e ha visto il primo
successo in tribunale a Napoli.
"Siamo arrivati nove anni fa dal Burkina Faso - racconta oggi
Kassoum, 22 anni, il figlio maggiore - abbiamo pagato la tassa
ma ci sembrava ingiusta e quindi abbiamo chiesto aiuto alla
Cgil. Siamo contenti di poter riavere questi soldi".
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