''Qui sento che non è tanto
questione di essere o non essere, ma di mal'essere, nel senso
doppio della nostra lingua che dice insieme di persona cattiva
ma anche di un profondo scoramento esistenziale: essere o non
essere il male, piuttosto. E nessuno più e meglio dei
numerosissimi rapper dei nostri territori sa esprimere, a parer
mio, questo malessere oggi'': lo dice il regista Davide Iodice
spiegando la natura di un particolare suo incontro con l'Amleto
di Shakespeare, che, affidata la riscrittura del dramma a un
gruppo di rapper di area partenopea, secondo la metrica del
genere musicale e in napoletano, propone con il titolo
''Mal'essere'' al Teatro San Ferdinando di Napoli dal primo al
12 febbraio. Il regista ha chiesto a alcuni nomi della scena hip
hop napoletana, dagli storici Sha One, Joel e Fuossera fino a
più giovani talenti come 'Op rot e Capatosta, di tradurre e
riscrivere ciascuno uno dei cinque atti dell'Amleto, ognuno con
il proprio bit.
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