Il maresciallo dei carabinieri
Michele Sansonne è stato rinviato a giudizio per presunte
irregolarità commesse quando era al comando della stazione di
Capri. Lo ha deciso il gup Nicola Quatrano che ha accolto le
richieste dei pm Henry John Woodcock, Giuseppina Loreto e
Celeste Carrano. Con il sottufficiale sono stati rinviati a
giudizio altri 5 imputati accusati a vario titolo di
concussione, corruzione e intromissione abusiva in sistema
informatico. Il processo comincerà il 3 marzo. I pm ipotizzano
il reato di corruzione in relazione ai rapporti tra Sansonne e
l'imprenditore, attivo nel settore della navigazione, Francesco
Giuliano Verardi. Il gip ha invece ritenuto competente la
Procura militare per un presunto furto di energia elettrica per
aver allacciato nell'alloggio privato e nella cantina due linee
provenienti dal contatore della caserma. Il maresciallo avrebbe
fornito a Verardi notizie riservate su indagini in cambio di
aiuto per la prosecuzione dell'esperienza lavorativa della
figlia all'estero.
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