Dopo il fallimento della loro
società di prodotti farmaceutici, secondo l'accusa, avrebbero
distratto dalla massa passiva risorse destinate ai creditori per
circa un milione di euro, con cui avrebbero poi costituito due
nuove società operanti nel medesimo settore. Sono finiti per
questo ai domiciliari gli amministratori di una società
napoletana dichiarata fallita nel marzo 2015. Sono stati i
finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli a
notificare agli indagati l'ordinanza di custodia cautelare per
il reato di bancarotta fraudolenta emessa dal Gip del Tribunale
di Napoli Nord su richiesta della Procura che ha coordinato le
indagini; i militari hanno sequestrato anche conti e beni delle
nuove società. Dagli accertamenti realizzati dalle Fiamme Gialle
è emerso che i quattro amministratori avrebbero svuotato il
patrimonio della società fallita, gravata da oltre 600mila euro
di debiti, trasferendo tutti i beni aziendali in altre due
società in modo da sottrarli ai creditori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA