Operazioni immobiliari e finanziare
per conto del clan camorristico dei Polverino. Collaborazioni,
strette, tra imprenditori e prestanome del clan. Riciclaggio dei
soldi della camorra anche attraverso la costruzione di un centro
sportivo del valore di 10 milioni di euro, nel quartiere Vomero
di Napoli, come di un centro commerciale in provincia di
Cosenza, con annesso cinema multisala. C'è tutto questo dietro
le nove ordinanze di custodia cautelare che sono state eseguite
oggi dalla Guardia di Finanza su richiesta della Direzione
distrettuale antimafia di Napoli.
Tra i destinatari spicca Carlo Simeoli, imprenditore edile,
genero di Angelo Simeoli, già colpito da misure cautelari per
aver gestito un vasto gruppo societario nel settore edile per
riciclare i soldi del clan Polverino. Ciò che si evince dalle
indagini è che i professionisti e gli imprenditori, nonostante
sapessero del ruolo di 'prestanome' della famiglia Simeoli,
abbiano comunque agevolato gli investimenti immobiliari.
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