Finisce in cella la compagna di
Raimondo Caputo, accusato dell'omicidio e dello stupro della
piccola Fortuna Loffredo. La donna era ai domiciliari con
l'accusa di concorso in violenza sessuale ai danni di una delle
figlie. A suo carico i carabinieri di Casoria (Napoli) hanno
eseguito un'ordinanza di aggravamento della custodia cautelare
emessa oggi dal gip del Tribunale di Napoli Nord per violazione
degli obblighi sulla detenzione domiciliare. La donna è la madre
del piccolo Antonio, il bimbo morto un anno prima di Fortuna in
circostanze che presentano inquietanti analogie: il suo cadavere
fu trovato sul selciato del parco Verde di Caivano, precipitato
dal settimo piano.
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