"Per noi educatori è una
sconfitta. Tutto ciò è il risultato di modelli sbagliati che si
offrono quotidianamente ai nostri ragazzi". Don Luigi Merola,
prete anticamorra, educatore, non ha dubbi e prova grande
amarezza nel commentare la notizia, riportata da alcuni
quotidiani, di giovani che si sono fatti dei selfie nel luogo, a
San Giovanni a Teduccio, alla periferia di Napoli, dove ieri è
stato trovato il cadavere di un 18enne che era scomparso da casa
da alcune settimane. Gli investigatori hanno accertato che il
giovane è stato ucciso con due colpi d'arma da fuoco e poi
seppellito, in un campo, a poca distanza dalla sua abitazione.
Per don Luigi all'orrore per la morte di un 18nne "si aggiunge
lo sconcerto. Da quei giovani più che un selfie mi sarei atteso
una preghiera per la vittima, per fermare questa spirale di
violenza, che non ci può lasciare indifferenti".
Il sacerdote che è stato parroco nel rione Forcella, è
promotore della fondazione "A' voce de' creature".
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