La vicenda della compravendita dei
senatori "in qualche modo dimostra lo sprezzo con cui il
ricchissimo Berlusconi potè affrontare quei pagamenti corruttivi
senza doverne avvertire minimamente il peso". E' uno dei
passaggi delle motivazioni della sentenza che l'8 luglio scorso
condannò l'ex premier Silvio Berlusconi e l'ex direttore de
L'Avanti, Valter Lavitola, riconosciuti responsabili di
corruzione. Le motivazioni sono state depositate oggi in
cancelleria.
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