Desta ancora preoccupazione
l'esondazione del fiume Sele che ha provocato l'allagamento di
abitazioni e di aziende bufaline. Il livello del fiume si sta
abbassando, ma le criticità restano alte dal momento che in
molte zone manca l'energia elettrica.
Per organizzare al meglio la macchina dei soccorsi e
fronteggiare l'emergenza che si è acuita dalle 22 di ieri, si
sta svolgendo, nella sede della protezione civile di Capaccio
Paestum, un tavolo tecnico con il sindaco ed i rappresentanti
dei vigili del fuoco, della Protezione civile, della polizia
municipale, volontari e forze dell'ordine. Presente anche
l'Humanitas di Salerno che, con i suoi quattro mezzi, provvederà
a raggiungere, grazie al mezzo anfibio, gli abitanti rimasti
ancora bloccati nelle proprie case. La zona era già finita
sott'acqua cinque anni fa e lo scorso anno.
''L'argine, da poco rifatto – spiega Alessio De Silvio,
responsabile nautico e fluviale dell'Humanitas – si è rotto
nello stesso punto in cui si verificò l'esondazione del 2010. Il
fatto che sia andata via la luce in alcune zone, sta provocando
non pochi disagi soprattutto alle aziende e agli allevamenti
zootecnici, con evidenti danni economici''. ''Molte famiglie –
rimarca De Silvio – sono state tratte in salvo ma ci sono ancora
tanti interventi da portare a termine. I vigili del fuoco,
nonostante il livello del fiume stia scendendo, non hanno ancora
dato l'autorizzazione a rientrare nelle abitazioni. Molto
probabilmente sarà necessario allestire tende per ospitare le
famiglie che non hanno amici e parenti dove poter
andare''.
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