Tre anni di reclusione e
200mila euro di provvisionale. E' la condanna inflitta dal
tribunale di Napoli a un imprenditore per la morte di un operaio
avvenuta nel 2011 in un cantiere sull'isola. La vittima perse la
vita per un infarto che lo colpì al lavoro. L'operaio lavorava
in nero e non era stato sottoposto alle visite obbligatorie
mediche preventive necessarie per l'assunzione. Il malore lo
colpì mentre trasportava un contenitore con circa 40 kg di
materiale di risulta.
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