(ANSA) - CATANZARO, 21 MAG - Alessia De Siena di Catanzaro e
Giuseppe Pucci di Cirò Marina. Sono due i giovani calabresi che
si sono guadagnati la classica "giacca bianca" dello chef a
conclusione della 30/ma edizione del Corso superiore di cucina
italiana alla Scuola Alma di Colorno (Parma). Entrambi, inoltre,
oltre ad avere ottenuto il diploma di cuoco professionista, sono
stati premiati per le migliori tesi del Corso superiore della
scuola di Gualtiero Marchesi.
Alma è la Scuola internazionale, autorevole centro di
formazione professionale dell'Ospitalità e della Ristorazione
italiana a livello internazionale, che dal 2004 forma cuochi,
pasticceri, sommelier, professionisti di sala e bar, manager
della ristorazione, provenienti dall'Italia e da tutto il mondo.
La scuola è riconosciuta tra i "boot camp" più prestigiosi per
aspiranti chef insieme a "Le Cordon Bleu" in Francia e il
"Culinary Institute of America" negli Stati Uniti. Una struttura
di alta formazione che oltre a tante ore di pratica tra i
fornelli e a lezioni teoriche prevede anche uno stage di circa
sei mesi in importanti ristoranti in tutta Italia.
Alessia ha effettuato lo stage a Concesio (Brescia), nel
ristorante "Miramonti L'Altro", diretto dallo chef bretone due
stelle Michelin Philippe Lèveillè; Giuseppe, invece, è approdato
in provincia di Bergamo (Villa D'Alme) all'"Osteria della
Brugheria" con lo chef Paolo Benigni (una stella Michelin).
Entrambi, per essere poi ammessi all'esame conclusivo, hanno
presentato una tesi raccontando la propria esperienza di stage,
attraverso i luoghi, la storia e le tradizioni.
In particolare, la catanzarese Alessia De Siena ha sviluppato
la relazione tra il territorio bresciano e la sua calabresità
impostando il menu da sottoporre alla commissione composto in
particolare dalla "guancia all'olio" piatto tipico di Rovato,
paese bresciano, contaminato da profumi calabresi come il
peperoncino, il cedro e la cipolla Igp di Tropea e serviti con
piatti realizzati a mano dal maestro vasaio Claudio Panaia della
bottega "Il Tornio" di Squillace. Giuseppe, invece, ha
realizzato piatti tipici della tradizione bergamasca come la
polenta e cunì (polenta e coniglio) aggiungendo peperoncino in
polvere come per rievocare la polvere degli dei calabresi e ha
fatto un consommè di asparagi ispirandosi ad una ricetta di sua
madre a base di asparagi ed uova. (ANSA).