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Catanzaro, sparirà il "Caffè Imperiale"?

Calabria da salvare

Catanzaro, sparirà il "Caffè Imperiale"?

E' uno dei locali simbolo della città. Titolare: "troppi costi"

CATANZARO, 11 novembre 2019, 14:52

Redazione ANSA

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(di Ezio De Domenico) Catanzaro rischia di perdere un altro dei suoi simboli, il Caffè Imperiale. Dopo il vecchio Teatro Comunale, il cinema-teatro Politeama, l'antica struttura che ospitava il mercato coperto di via Jannoni, Porta Marina, il palazzo storico del Banco di Napoli e il cosiddetto "strittu", il caratteristico restringimento di corso Mazzini, abbattuto senza pietà con una scelta insensata nel 1975 insieme a Palazzo Serravalle, un altro degli edifici storici della città, é la volta adesso di un locale che ha un alto valore culturale e simbolico. L'Imperiale non è soltanto un bar perché fa parte della storia stessa della città.
    "Troppo alti i costi di gestione", dice Rosina Gallo, titolare del locale. "Alla spesa notevole per l'affitto - aggiunge - si aggiungono quelle per il personale". Oltre a questo c'é un contenzioso legale che si trascina da anni tra la titolare del bar e la proprietà dell'immobile. "Così - dice Rosina Gallo - non possiamo andare avanti". C'é già una data: la mattina del 24 novembre potrebbe essere quella in cui le serrande dell'Imperiale resteranno abbassate dopo ben 127 anni.
    Ma davvero la politica non può fare nulla per evitare la chiusura di questo antichissimo bar? Ma la possibile scomparsa del Caffè Imperiale, di cui ha parlato per primo il sito "Catanzaro Informa", avrebbe pesanti costi anche sociali. Sono dieci i dipendenti del locale, aperto dalla mattina presto fino a notte inoltrata, che rischiano infatti di perdere il posto di lavoro. Per non parlare delle conseguenze per tutto l'indotto che vi ruota attorno, in primo luogo i fornitori.
    Una situazione complessa, in sostanza, in cui un ruolo fondamentale lo gioca sicuramente il contenzioso che divide ormai da anni Rosina Gallo ed i proprietari dell'immobile in cui é ospitato il bar, che, tra l'altro, é anche pasticceria (punto di riferimento per molti catanzaresi soprattutto la domenica) e locale di intrattenimento grazie all'elegante sala annessa al caffè, che ha ospitato, nel corso degli anni, importanti artisti e gruppi musicali. Per non parlare dei tanti che, soprattutto nei mesi estivi, siedono ai tavolini esterni del bar sistemati lungo corso Mazzini, una presenza che fa parte essa stessa delle tradizioni più autentiche di Catanzaro, se si pensa alle foto storiche che ritraggono proprio i tavolini esterni dell'Imperiale affollati di clienti.
    Il locale, tra l'altro, già molto frequentato, ha sicuramente potenzialità non sfruttate. Un elemento importante del contenzioso in atto tra proprietà e gestore, tra l'altro, é rappresentato dal fatto che nella spesa che la titolare deve affrontare mensilmente per l'affitto é compreso l'ampio spazio che si trova al piano superiore, che però é inutilizzabile perché fatiscente e da ristrutturare.
    "La mia anima resta qui dentro - afferma ancora Rosina Gallo, che gestisce il Caffè Imperiale dal 1998 - ma in questo modo non é più possibile andare avanti. Ringrazio tutti coloro che in queste ore mi hanno espresso la loro vicinanza, fornendomi una commovente dimostrazione di solidarietà e di affetto. Ma purtroppo la solidarietà, anche se apprezzabile, in questo tipo di situazioni non basta. Ci vuole altro".
    L'importanza storica del Caffè Imperiale é dimostrata dal fatto che sul locale gravano dei precisi vincoli imposti dalla Sovrintendenza ai Beni artistici e paesaggistici. Vincolo che riguarda anche le scritte in ottone in cui vengono elencati i prodotti offerti alla clientela che compaiono sulla facciata in marmo del locale.
    Unica consolazione: se il Caffè Imperiale chiuderà, ma sono in tanti a sperare che questo non accada, ciò che si salverà é l'Amaro Cicerone, liquore antichissimo perché creato dai fratelli Serrao, fondatori del locale e tuttora in produzione.
    Il "Cicerone", infatti, continuerà ad essere commercializzato ed apprezzato da chi lo degusta da sempre. Magari sperando che possa farlo ancora seduto proprio ad uno dei tavolini dell'Imperiale.
   

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