Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mafia:boss vedeva agente servizi segreti

Mafia

Mafia:boss vedeva agente servizi segreti

Gip, con lui ha affrontato il problema delle indagini

BARI, 14 novembre 2018, 18:42

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Rapporti del pregiudicato Vito Martiradonna "con la polizia giudiziaria e i Servizi segreti per ottenere informazioni sulle indagini" sono stati documentati nell'inchiesta della Dda di Bari sulla gestione di scommesse illegali che ha portato oggi a 22 arresti. Il pregiudicato, soprannominato "Vitin l'Enèl" e considerato il "re delle scommesse di Bari", "di sicuro - si legge negli atti giudiziari - conosce personale in forza alla Squadra Mobile di Bari" e "di sicuro ha incontrato un funzionario dei servizi segreti con il quale ha affrontato il problema delle indagini". "Non è sicuro se poi ci sia stato un seguito - precisa il gip -, un effettivo interessamento alle indagini da parte dell'agente dei servizi, di certo gli incontri con ufficiali della Polizia giudiziaria della Gdf deporrebbero in tal senso". Tuttavia - annota il gip - "l'incontro di un agente dei servizi segreti con un condannato per mafia è di per sé un fatto allarmante, ancora di più se questo ha avuto ad oggetto le indagini sul suo conto".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza