"All'indomani della riunione
indetta dalla 'Casa delle Donne di Fìmmina TV' sul tema della
doppia preferenza di genere, interviene l'assessore regionale al
Bilancio, Mariateresa Fragomeni che, per precedenti impegni
istituzionali assunti non ha potuto essere presente ai lavori".
Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta
regionale.
"Nell'auspicare che i dibattiti sulle questioni femminili
possano assumere carattere consuetudinario, a mò di fucina delle
idee, per esortare ad un confronto ed un dialogo continuo per il
futuro delle donne e delle loro speranze e aspettative
professionali e politiche" l'assessore si dichiara "fermamente
convinta della necessità di apportare tutte le modifiche di
legge ad ogni livello al fine di consentire maggiori opportunità
alle donne di essere protagoniste nelle Istituzioni e nelle
amministrazioni in generale, non soltanto quelle di tipo
politico".
"La presenza della donna - prosegue Fragomeni - si fa sempre
più rara man mano che si sale verso le posizioni apicali, che
siano gerarchie istituzionali, politiche, scientifiche,
amministrativo-societarie e quant'altro. Certamente, l'adozione
di nuove norme elettorali e, nello specifico quella sulla doppia
preferenza in attesa di calendarizzazione, cui sono
assolutamente favorevole, determinerà condizioni migliori per
una maggiore presenza femminile all'interno degli ambienti
istituzionali, sulla composizione delle liste elettorali. La
nuova disposizione, infatti, pur mantenendo la possibilità di
esprimere una preferenza singola statuisce che, nel caso si
vogliano esprimere due preferenze, queste devono essere
necessariamente di genere diverso. Ritengo, tuttavia, che oltre
a garantire un accesso più democratico delle donne in politica,
la proposta di legge abbia il merito di aver fatto discutere e
parecchio, scardinando meccanismi culturali ancora del tutto
retaggio di conformismi atavici".
"Ben vengano, dunque - conclude l'assessore regionale al
Bilancio - tutte quelle occasioni che consentano di soffermarsi
non tanto sulla mera questione di 'genere', ma che guardino
piuttosto alle qualità tipiche dell'universo femminile".
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