Potrebbe rappresentare il
segnale di una rottura di equilibri e rapporti di forza tra le
cosche che controllano le attività illecite in città l'omicidio
a "Gallico" di Reggio Calabria di Pasquale Chindemi, di 53 anni,
presunto affilato alla cosca Araniti, con legami con i Condello.
Chindemi, dipendente Atam, l'azienda municipalizzata trasporti,
non era considerato un personaggio di spicco. L'omicidio, però,
induce a riconsiderarne la figura anche per capire cosa possa
avere fatto o cosa si apprestasse a fare per indurre qualcuno a
decidere di ucciderlo. I carabinieri vogliono capire se
l'assassinio sia da collegare ad una vendetta oppure sia
un'azione preventiva della stessa cosca o di cosche rivali per
eliminare un soggetto le cui "aspirazioni" potevano nuocere agli
equilibri dell'organizzazione. Di certo, si rileva in ambienti
investigativi, é che quello di Chindemi é un omicidio
"importante" che rischia di provocare reazioni che gli
investigatori vogliono scongiurare con controlli capillari.
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