Le temperature in aumento, il calo
delle precipitazioni e le scarse nevicate dello scorso inverno
ha portato ad una situazione di siccità che ha colpito la
Regione provocando gravi difficoltà al mondo agricolo. Al
riguardo, il Gruppo carabinieri forestale di Cosenza ha fatto
controlli contro il prelievo abusivo dell'acqua. In particolare
le Stazioni di Spezzano Sila, Acri e Aprigliano hanno accertato
l'attingimento di acqua pubblica superficiale in assenza di
autorizzazioni o concessioni dell'autorità competente. Trentadue
le sanzioni elevate per un importo di circa 25.000 euro. A
Celico e Spezzano Sila è stato riscontrato l'utilizzo di
motopompe che pescavano acqua dai torrenti Rosario, Mucone,
Miglianò e Ponticelli per poi confluirle nei terreni a scopo
d'irrigazione. Ad Aprigliano è stata trovata una motopompa che
pescava in un laghetto di raccolta del Fiume Savuto. Ad Acri è
stato rinvenuto un vero e proprio sistema di captazione e
derivazione di acque pubbliche superficiali.
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