Dieci anni di reclusione: questa
la richiesta di condanna avanzata dal pm di Catanzaro Alessandro
Prontera nei confronti di Marianna Roshka, la donna ucraina di
33 anni che il 17 agosto 2015 avrebbe ucciso la figlia neonata
in un'abitazione di Montepaone, nascondendone il corpo in una
valigia all'interno di un armadio. La donna è accusata di
omicidio e occultamento di cadavere ed ha ottenuto di essere
giudicata con rito abbreviato. Furono i carabinieri della
Compagnia di Soverato a scoprire la vicenda dopo una
segnalazione del pronto soccorso dell'ospedale. La donna,
residente in provincia di Varese ma in vacanza a Montepaone
insieme ai familiari, vi era giunta dicendo di non sentirsi
bene. Ma i medici avevano immediatamente individuato i segni di
un parto recente. Da qui la perquisizione e la macabra scoperta.
Le indagini portarono, nel dicembre dello stesso anno,
all'arresto della donna. Il processo davanti al gup Pietro Carè
riprenderà il prossimo 11 maggio per l'arringa difensiva.
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