"Tim smentisce qualsiasi
indiscrezione relativa all'individuazione di esuberi all'interno
della società e all'avvio di procedure di legge conseguenti". E'
quanto si afferma in una nota dell'Azienda in merito alla
protesta dei dipendenti che oggi sono scesi in piazza a
Catanzaro.
"L'azienda - prosegue la nota - ha più volte ribadito alle
organizzazioni sindacali la volontà dell'attuale management di
salvaguardare il perimetro organizzativo e di gestire le
eccedenze produttive attraverso processi di formazione e
riqualificazione professionale che porteranno a un più efficace
impiego delle competenze dei singoli, consentendo
l'internalizzazione di attività ad alto valore aggiunto e il
potenziamento delle attività legate al core business aziendale.
Tim ha inoltre avviato un piano straordinario di contenimento
dei costi di struttura e di miglioramento della spesa senza
influenzare, neppure in minima parte, il livello degli
investimenti previsti né l'attuale costo del lavoro. Tim,
infatti, è fortemente impegnata per lo sviluppo delle
infrastrutture e per la digitalizzazione del Paese grazie a un
piano di investimenti di 4,5 miliardi di euro per lo sviluppo
della banda ultralarga fissa e mobile nel triennio 2016-2018. Un
impegno che ha permesso già a inizio novembre di centrare gli
obiettivi di copertura della fibra ottica e del 4G previsti per
la fine del 2016, e di incrementarli ulteriormente. Questi
risultati hanno consentito all'azienda anche di incrementare il
fatturato registrando il miglior risultato dal 2007 delle
attività in Italia. Allo stesso tempo è stato avviato un
confronto con le organizzazioni sindacali finalizzato alla
ricerca di soluzioni che consentano di adeguare le previsioni
dell'accordo del maggio del 2008 alle mutate condizioni di
mercato e alla conseguente esigenza di migliorare i livelli di
servizio per la clientela anche nella prospettiva, in
particolare, di condividere misure e soluzioni normative a
sostegno degli inevitabili progetti di riqualificazione e
riposizionamento professionale, funzionali a nuova occupabilità
aziendale sostenibile. La trattativa sindacale è improntata ad
ampia disponibilità a discutere ed è ispirata ad una filosofia
di recupero di produttività interna e una redistribuzione degli
auspicabili risultati ottenuti".
"La disdetta dell'accordo del 2008, purtroppo storicamente
privo di scadenza, e non della contrattazione di secondo livello
- conclude la nota dell'Azienda - va letta come peraltro
chiarito alle organizzazioni sindacali, quale adempimento
finalizzato ad avviare un nuovo tavolo di confronto
caratterizzato da celerità e certezza dei tempi di trattativa".
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