La Direzione investigativa
antimafia di Bologna ha sequestrato beni mobili e immobili, per
oltre 500mila euro, a Pasquale Brescia, 49 anni, originario di
Crotone e imputato nel processo Aemilia. In esecuzione della
proposta della misura di prevenzione del direttore della Dia,
Nunzio Antonio Ferla, sono stati sequestrati, su disposizione
del Tribunale di Reggio Emilia che ha valutato la sproporzione
tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato, un immobile
a Milano, un automezzo e vari terreni a Cutro.
Brescia, arrivato nel 1989 a Reggio Emilia, dove ha
sviluppato interessi edili e immobiliari, era stato arrestato a
gennaio 2015 nell'operazione Aemilia, per associazione mafiosa.
Il Gip lo individuò come persona a totale disposizione di alcuni
personaggi chiave dell'organizzazione. Recentemente nei suoi
confronti è stata chiusa un'indagine per minacce mafiose al
sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, per la lettera dal carcere
recapitata all'edizione reggiana del Resto del Carlino.
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