Il Comando provinciale di
Reggio Calabria della Guardia di Finanza, con il coordinamento
della Procura della Repubblica, ha eseguito un provvedimento di
confisca di beni per un valore di 27 milioni di euro emesso
dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale.
I beni confiscati sono riconducibili all'imprenditore
Giovanni Fontana, di 71 anni, indicato dagli investigatori come
il capo dell'omonima cosca di 'ndrangheta dominante nel
quartiere "Archi" di Reggio Calabria, ed ai suoi figli Antonino,
Francesco, Giuseppe e Giandomenico, tutti detenuti, secondo
quanto riferisce la Guardia di finanza, con l'accusa di
associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori
aggravato dalle finalità mafiose.
Il patrimonio confiscato consiste in cinque imprese, 14
fabbricati, venti terreni, 43 automezzi e diversi rapporti
finanziari. Dalle indagini della Guardia di finanza é emersa una
sproporzione tra i beni individuati e i redditi dichiarati da
Giovanni Fontana e dai figli.
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