C'e' anche il presunto
boss Giorgio De Stefano, di 68 anni, capo dell'omonima cosca
della 'ndrangheta, tra le persone arrestate a Reggio Calabria
nell'operazione "Sistema Reggio" condotta dalla polizia di
Stato. De Stefano, avvocato, da alcuni anni in pensione, é il
cugino di Paolo De Stefano, capo storico della cosca ucciso nel
1985 nella "guerra di mafia" di Reggio Calabria. La stessa sorte
toccò all'epoca anche al fratello di Paolo, Giorgio (omonimo
dell'arrestato di oggi), ucciso in un agguato in Aspromonte.
L'avvocato De Stefano, dopo avere scontato una condanna a tre
anni e mezzo di reclusione inflittagli nel 2001 per concorso
esterno in associazione mafiosa, attualmente era libero. Secondo
gli investigatori, ha sempre rappresentato, e rappresentava
tuttora, "l'intellighenzia" della cosca De Stefano, capace di
elaborarne alleanze e strategie, con un impronta tipicamente
manageriale, individuando le attività criminali più lucrose da
mettere in atto.
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