Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bomba autolinee Calabria, due arresti

Bomba autolinee Calabria, due arresti

Operazione squadra mobile Crotone, coinvolto anche dipendente

CROTONE, 25 febbraio 2016, 17:04

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un addetto alle pulizie della società 'Fratelli Romano Autolinee', Antonio Treccozzi, di 35 anni, e Mattia Megna, 23 anni, sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Crotone perchè ritenuti responsabili di aver fatto esplodere, il 17 febbraio scorso, una bomba contro la saracinesca di un garage della società.
    Ai due arrestati è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crotone, che ha accolto la richiesta della Procura.
    A Trecozzi è stata applicata la custodia cautelare in carcere, mentre Megna è stato posto ai domiciliari. I due sono accusati di porto di materiale esplosivo, danneggiamento aggravato, minaccia aggravato ed esplosione pericolosa.
    Dalle indagini della squadra mobile è emerso che il movente del gesto è riconducibile a dissidi di Treccozzi con la dirigenza della società Romano, per la quale lavora.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza