Da stamattina è in corso un'operazione
condotta dall'Ispettorato repressione frodi (ICQRF) del
Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali,
coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, in
collaborazione con la Guardia di finanza, che ha portato al
blocco di un vasto e collaudato sistema di frode, radicato in
Puglia e Calabria, nel settore oleario. Sequestri -
complessivamente 16 - sono in corso in queste due regioni e
anche in Umbria presso aziende olearie, i cui proprietari
risultano essere ignari acquirenti delle partite di falso olio
italiano. L'operazione, (in codice "Mamma mia"), ha consentito
di bloccare la commercializzazione di oltre 2.000 tonnellate di
olio extravergine di oliva falsamente fatturato italiano, per un
valore di oltre 13 milioni di euro. Sono otto gli indagati,
accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali, connessi a
un giro di fatture false per oltre 13 milioni di euro,
attestanti il commercio di 2mila tonnellate di olio italiano
fittizio.
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