Il vescovo di
Cassano allo Ionio, mons. Francesco Savino, ha incontrato gli
operai Italcementi di Castrovillari che da stamane si sono
incatenati ed attuano lo sciopero della fame contro l'ipotesi di
ridimensionamento dello stabilimento.
"Ancora una volta - ha detto mons. Savino - la Calabria viene
sfigurata. La chiusura di questo stabilimento mi sembra
un'ulteriore ferita gravissima al problema del lavoro,
dell'occupazione di questo territorio che coinvolge la mia
diocesi. Sono qui per dare tutta la mia solidarietà, la mia
vicinanza ai lavoratori e a dire che non è possibile che siano
sempre le persone più deboli a portare il peso sociale di
un'eventuale chiusura dello stabilimento".
"Ancora una volta - ha continuato - penso che Papa Francesco
ci sta testimoniando che dobbiamo andare oltre alla cultura
degli scarti. Questi operai non possono essere trattati come
degli scarti. Ha ragione Papa Francesco, senza lavoro si perde
la dignità".
Monsignor Savino, nel corso della sua visita, ha diffuso una
lettera aperta sullo stabilimento di Italcementi di
Castrovillari, nella quale il Presule scrive: "Mi piacerebbe che
i cancelli dello stabilimento di Castrovillari possano diventare
simbolicamente la prima porta giubilare aperta in questa diocesi
in anticipo sulle altre: sarà un segno per tutti gli esodati, i
precari, i disoccupati, i cassintegrati e le loro famiglie, di
una speranza di giustizia possibile".
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