La Calabria porta a Expo la sua traduzione vitivinicola caratterizzata da una grande varietà di vitigni autoctoni. A presentare la biodiversità dei vini calabresi, nella seconda giornata di protagonismo organizzato dalla Regione Calabria, sono stati rappresentanti delle istituzioni, ricercatori, università e produttori in una serie di incontri a Casa Corriere.
La Calabria "è una regione importante per il vino in Italia - ha sottolineato il responsabile dell'ufficio Vitivinicolo della Regione Calabria, Carmine Maio - perché la coltivazione della vite ha avuto inizio proprio qui. Nella nostra terra sono stati catalogati 250 varietà di vitigni autoctoni è molto lavoro c'è ancora da fare". La Regione "vuole prendersi un ruolo importante - ha aggiunto - per la tutela e la valorizzazione di questo settore, anche attraverso la promozione della ricerca con fondi ad hoc". In Calabria ci sono 12 mila ettari di terra coltivati a vigne e il il 75 per cento è autoctono. Vitigni simbolo della regione sono ad esempio il Magliocco è il Gaglioppo. A Expo la Calabria punta anche sul turismo rurale, proprio per far conoscere al mondo le sue varietà. "Il vino ci appartiene da sempre - ha spiegato il direttore di Arsac, l'azienda regionale per lo sviluppo agricolo della Calabria - è quindi nostro dovere valorizzarlo e legarlo alla storia del territorio. Il turismo rurale è motore importante per incrementare il flusso di viaggiatori in regione".
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