Finale al cardiopalma per la sfida Brasile-Cile, decisa ai calci di rigori. Per i padroni i casa nessun problema dal dischetto per David Luiz - il primo a presentarsi davanti al portiere cileno Bravo -, Marcelo e Neymar. Tra i verdeoro invece errori per Willian, che ha calciato a lato, e per Hulk, il cui tiro è stato respinto dal portiere. Per il Cile falsa partenza con gli errori di Pinilla e Sanchez, che si sono fatti ipnotizzare da Julio Cesar; poi le reti di Aranguiz e Diaz, vanificate però dal palo colto da Jara nell'ultimo e decisivo tiro.
L'ex interista Julio Cesar gode fama di tipo facile alla commozione e a Belo Horizonte, dopo aver regalato al Brasile una soffertissima qualificazione ai quarti di finale, non riesce a trattenere le lacrime. Piange infatti davanti alle telecamere di Tv Globo, per la quale dovrebbe commentare 'a caldo' la partita. "Tino (Marcos, reporter della Globo ndr) quattro anni fa ho fatto un'intervista molto triste con te - dice rivolgendosi al giornalista che lo sta intervistando -, e piansi per ciò che era successo e perché sapevo di avere le mie colpe (errore e vittoria dell'Olanda ndr). Piango anche adesso, ma queste sono lacrime di gioia ed emozione. Solo Dio e la mia famiglia sanno ciò che abbiamo passato. Adesso il mio grande sogno è darti un'altra intervista, tra due settimane, con il Brasile tutto quanto in festa". "Sapevamo che il Cile ci avrebbe reso la vita difficile - aggiunge tra le lacrime il portiere - e infatti dopo aver segnato con Sanchez si è ritrovato e ci ha messo in grossa difficoltà. Ma ora voglio ringraziare tutti, per primi i miei compagni e il pubblico di questo stadio. Sono troppo emozionato, piango perché rappresentare il nostro paese è sempre una pressione molto forte. Spero di aver cancellato quella sconfitta con l'Olanda in Sudafrica che mi ha fatto così male per tanto tempo".
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