La "gallina dalle uova d'oro" è
ancora quella delle slot illegali, con almeno tremila
"macchinette" piazzate dai clan calabresi e lucani in tutta
Italia, che fruttavano annualmente un ricavo stimato in 200 mila
euro l'anno per ogni apparecchio. Un sistema che generava un
giro d'affari per i clan pari a circa 593 milioni di euro
all'anno. I particolari dell'operazione sono stati illustrati
oggi, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, a cui ha
partecipato il Procuratore della Repubblica del capoluogo
lucano, Luigi Gay, il procuratore aggiunto Francesco Basentini,
il comandante del reparto operativo dei Carabinieri, il maggiore
Antonio Milone, il comandante provinciale di Potenza dei
Carabinieri, il colonnello Daniele Scardecchia, e il tenente
Armando Barbaruolo, del nucleo investigativo dei Carabinieri.
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