"E' necessario che
all'approvazione della legge sul caporalato faccia seguito una
stretta della legislazione sulle frodi con la riforma dei reati
in materia agroalimentare per aggiornare le norme attuali,
risalenti anche agli inizi del 1900". Lo sostiene, in una nota,
la Coldiretti della Basilicata. "Anche nella nostra regione, che
è stata vittima di fenomeni di caporalato proveniente da aree
limitrofe e da comprarti sociali che non appartengono alle
imprese agricole del posto che perseguono sicurezza sui posti di
lavoro e dignità umana e lavorativa - ha evidenziato il
presidente regionale, Piergiorgio Quarto - sono necessarie pene
e controlli rigorosi che colpiscano il vero lavoro nero e lo
sfruttamento, portando alla luce quelle sacche di sommerso che
peraltro fanno concorrenza sleale alle imprese regolari che
hanno già intrapreso un percorso di trasparenza e sulle quali
finiscono per concentrarsi esclusivamente oggi le azioni di
verifica".
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