"Lo sviluppo delle attività di
esportazione di beni e servizi costituisce la strada maestra per
mettere in moto l'economia della Basilicata ai ritmi necessari
per occupare l'offerta di lavoro preesistente ed aggiuntive,
quelle che entrano, per scorrimento delle classi giovanili di
età nel mercato del lavoro": in sintesi, "esportare di più beni
e servizi per esportare di meno il capitale umano giovanile". Lo
ha scritto l'economista lucano Leonardo Cuoco nella
presentazione di uno studio, intitolato "L'interscambio verso
l'estero della Basilicata", pubblicato sul numero di
luglio-agosto di "SpazioAperto", rivista di "Territorio".
L'analisi ha evidenziato anche il rischio di un nuovo squilibro
"interno", fra le aree della Basilicata che esportano di più e
quelle che esportano meno.
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