Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Area petrolifera, il futuro non è roseo

Area petrolifera, il futuro non è roseo

In Val d'Agri continuano spopolamento e deindustrializzazione

POTENZA, 20 giugno 2016, 10:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel "comprensorio petrolifero" della Basilicata gli investimenti delle compagnie avviati negli anni '90 "non hanno modificato né le tendenze allo spopolamento dei comuni né i processi di deindustrializzazione dell'apparato industriale ed artigianale preesistente". E' la prima conclusione alla quale è giunta la rivista "SpazioAperto" della società lucana "Territorio", dell'economista lucano Leonardo Cuoco, in uno studio - pubblicato sul numero di maggio-giugno - intitolato "Le dinamiche della popolazione e delle strutture economiche del comprensorio petrolifero della Basilicata: dal 1991 al 2015". Lo studio spiega subito dopo che "i fenomeni di inversione di tendenza o di resistenza si sono limitati, invece, solo ad alcuni comuni, per alcuni dei quali, tuttavia, lo sviluppo risulta dai grandi cicli infrastrutturali del passato (bonifica, riforma agraria, irrigazione), quelli cioè finalizzati ad ampliare le basi produttive del territorio".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza