(di Diego Minuti)
(ANSAmed) - TUNISI, 09 LUG - Che fine hanno fatto le decine
di migliaia di giovani che, poco piu' di due anni fa, scendendo
in piazza e sfidando anche a costo della vita la repressione,
costrinsero Zine el Abidine Ben Ali a fuggire dalla Tunisia,
dopo un regime ultraventennale?
Di certo, dopo avere ottenuto la cacciata del dittatore, i
ragazzi di avenue Bourghiba non hanno proseguito nella loro
attivita' politica, anzi si sono sempre di piu' allontanati dai
partiti e dalle logiche che li caratterizzano.
A sottolineare questo distacco e' il risultato di un
sondaggio, realizzato dall'Osservatorio nazionale della
gioventu' insieme al Forum delle scienze sociali applicate,
secondo il quale solo il 2,7 per cento dei giovani tunisini
appartiene ad un partito, mentre l'81,4 per cento non ha delle
preferenze verso formazioni politiche,
Un quadro che si commenta da solo perche', insieme, certifica
che i giovani partecipano direttamente alla vita politica
aderendo ad un partito solo in una microscopica percentuale,
mentre la maggior parte di loro non si sente in sintonia con
alcun partito, entrando quindi in uno stato di totale
disaffezione nei confronti di chi dovrebbe rappresentare, nelle
massime istanze del Paese, il popolo e le sue esigenze.
L'apparente distanza dei giovani rispetto alla galassia
politica e' certificato anche da come essi si pongono nei
confronti della ''rivoluzione'' e degli obiettivi che il
movimento anti-Ben Ali si era posti. C'e' chi (33,6%) pensa che
gli obiettivi della rivoluzione si stiano raggiungendo, ma con
troppa lentezza, mentre per la maggioranza dei ragazzi
intervistati (65,1%) essi non sono stati invece ottenuti.
Con il risultato evidente che tutti i giovani guardano con
rimpianto alle prospettive ed ai traguardi, anche minimi, che la
rivoluzione si era prefissi e che oggi appaiono ancora troppo
lontani dal divenire una realta'.
Ma il distacco dei giovani tunisini dalla vita reale del
Paese e' confermato da un altro dato, che riguarda il tasso di
partecipazione all'azione civile e che interessa appena il 6,1
per cento di loro. Cosa che lascia pensare che i ragazzi di
Tunisia non solo non hanno alcuna fiducia nei partiti, ma non
intendono neanche impegnarsi direttamente nel sociale, quasi a
volere marcare una distanza che non ha possibilita' d'essere
colmata. Un diverso appeal hanno invece le associazioni
caritatevoli, cui da' il suo contributo il 29% dei ragazzi
tunisini.
(ANSAmed).