(ANSA) - FIRENZE, 22 GEN - Un manifesto di solidarieta' in
favore del preside della facolta' di arti, lettere e scienze
umane dell'universita' di Tunisi-Manouba Habib Kazdaghli e'
stato lanciato oggi a Firenze nel corso di un convegno sul mondo
arabo. Il manifesto, sottoscritto da docenti e intellettuali
italiani e tunisini, e' stato illustrato da due dei firmatari,
Leila Hel Houssi e Federico Cresti, rispettivamente docenti
delle universita' di Padova e Catania. Kazdaghli, e' stato
spiegato, e' sotto processo con l'accusa di aver aggredito una
studentessa, ma secondo i sottoscrittori del manifesto sarebbe
stato proprio il preside a essere vittima di ripetute
aggressioni. ''Questo manifesto - ha sottolineato Leila Hel
Houssi - e' nato anche in seguito ai tanti appelli lanciati a
livello internazionale. Circa un anno fa Kazdaghli e' stato
sequestrato all'interno del suo studio da due persone che si
rifanno al Salafismo, perche' un suo decreto ha impedito a due
ragazze che portano il niqab, il velo che copre il volto della
donna lasciando scoperti solo gli occhi, di svolgere gli esami
universitari in quanto irriconoscibili''. Queste due ragazze, ha
spiegato ancora, ''hanno accusato il preside di averle aggredite
e da vittima e' diventato carnefice. Il processo e' in atto da
tempo, ma noi che conosciamo Kazdaghli sappiamo benissimo che e'
una persona che non aggredirebbe nessuno ma la situazione e'
pesante''.
Il manifesto esprime anche piena solidarieta' a tutti i
professori universitari, intellettuali e artisti tunisini che
sono impegnati nella difesa delle liberta' all'interno delle
universita' del loro paese. ''Noi tutti - si legge nell'appello
- condividiamo la loro inquietudine e siamo preoccupati per le
pressioni, le provocazioni e le intimidazioni nei confronti di
professori universitari nell'esercizio delle loro
funzioni''.(ANSA).