''L'espulsione da tale territorio della popolazione musulmana e croata si accompagno' a crimini orribili e a campi di detenzione, il cui culmine fu il massacro di Srebrenica'', ha detto Izetbegovic. ''Nessuno puo' andare fiero di un tale anniversario, ne' i serbi di Bosnia, ne' i loro leader, ne' lo stesso presidente serbo Boris Tadic'', ha aggiunto l'esponente musulmano citato dall'agenzia Fena. Tadic aveva detto fra l'altro che i serbi, sia in Serbia sia in Republika Srpska, hanno diritto a difendere i propri legittimi interessi e la propria identita' nazionale.
La Republika Srpska fu creata il 9 gennaio 1992, a pochi mesi dallo scoppio della guerra di Bosnia (1992-1995) su decisione di una Assemblea popolare, in risposta alla volonta' della popolazione musulmana e croata di proclamare l'indipendenza della Bosnia dalla Federazione jugoslava. Indipendenza sancita con un referendum tra fine febbraio e inizio marzo 1992 boicottato dalla componente serba. Poco dopo comincio' il conflitto armato, che provoco' 100 mila morti e 2 milioni di profughi. La legalita' della Republika Srpska fu in seguito confermata dagli accordi di Dayton che nel novembre 1995 posero fine alla guerra, stabilendo che la Bosnia-Erzegovina si compone di due entita' - Republika Srpska e Federazione croato-musulmana - e tre popoli, musulmano, serbo e croato. (ANSAmed)