"A causa di restrizioni logistiche da parte della polizia e delle basse temperature, è divenuto impossibile per i manifestanti proseguire nell'azione", ha detto il movimento in un comunicato fatto pervenire ai media. Pertanto, "preoccupati per la salute dei manifestanti, i leader del movimento hanno chiesto loro di disperdersi pacificamente".
Gli attivisti radicali kosovari hanno cercato di bloccare i valichi di frontiera con la Serbia a Merdare e Bela Zemjla, nel nord del Kosovo, ma la polizia è riuscita a evitare il blocco completo, lasciando aperta una corsia stradale, attraverso la quale alcuni camion sono riusciti comunque a entrare in Kosovo.
Fino a notte fonda manifestanti e agenti si sono confrontati in un'atmosfera di alta tensione, che tuttavia non è sfociata in scontri come avvenuto in una analoga manifestazione di protesta il 14 gennaio scorso. Il leader di 'Autodeterminazione', Albin Kurti, sostiene che Belgrado non rispetta un accordo commerciale di libero scambio, generando in tal modo un forte squilibrio fra la grande quantità di merci serbe che arrivano in Kosovo e gli scarsi prodotti kosovari presenti invece sul mercato serbo. Da qui l'iniziativa di bloccare l'ingresso dei camion provenienti dalla Serbia.(ANSAmed).