Budimir Mihajlovic, capo del distretto amministrativo di Pcinja, ha detto alla Tanjug che la polizia in servizio al punto di confine di Konculj non ha permesso a Makolli di entrare in Serbia. Non e' stato tuttavia precisato il motivo del divieto.
Secondo fonti kosovare, le autorita' serbe avrebbero contestato a Makolli il suo status di rappresentante di uno stato indipendente (che Belgrado non riconosce), e che poteva entrare in Serbia solo come cittadino privato serbo. Makolli era atteso al posto di confine dai responsabili locali di Presevo e Bujanovac, e secondo le stesse fonti ha poi incontrato nella zona neutra Riza Halimi, uno dei deputati di etnia albanese al parlamento serbo.
A Presevo e Bujanovac, localita' non lontane dal Kosovo, nei mesi scorsi la popolazione ha manifestato a piu' riprese contro quello che viene ritenuto un eccessivo centralismo della politica di Belgrado, con la minoranza albanese che chiede maggiore autonomia. (ANSAmed)