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Cinema: Gitai a Venezia, dopo Gaza montato nuovo razzismo

Presenta film su olocausto, 'strumentalizzato da due parti'

01 settembre, 19:04

(ANSAmed) - VENEZIA, 1 SET - "Dopo i recenti fatti di Gaza è montato un nuovo razzismo, dall'una e dall'altra parte. Una cosa molto pericolosa e un grande rischio per Israele, che deve mantenere una mentalità aperta". Ne è convinto il regista israeliano Amos Gitai, al festival di Venezia con il suo film 'Tsili', dedicato all'olocausto. Una tragedia che Gitai ritiene sia stata strumentalizzata sia dagli israeliani e che dall'opposizione, e così banalizzata.

"Non mi piace che si parli di palestinesi e israeliani come nazisti. Questo mio film non strumentalizza, ma racconta".

Fuori concorso alla Mostra, il film è tratto dal romanzo Paesaggio con bambina di Aharon Appelfeld.

Tsili (interpretata da Sara Adler e Meshi Olinski) è una giovane donna ebrea che si nasconde alla periferia di Czernovicz. Con l'istinto di un animale si è costruita un nido nella foresta per sopravvivere, mentre si sentono solo i colpi di armi da fuoco ed i bombardamenti in lontananza. Un giorno la raggiunge un giovane che vive la sua stessa condizione. Si chiama Marek (Adam Tsekhman) e le si rivolge in yiddish, finendo per condividerne il nido. L'opera è girata in Romania in linguaggio yiddish, con il quale dal '47 non si facevano film. "Purtroppo i partiti dell'ultradestra si stanno rafforzando", ha aggiunto il regista sulla situazione in Israele. "Probabilmente ci sarà la pace, ma chissà anche quante vittime. La soluzione comunque è nella generosità, non nella forza". (ANSAmed).

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