(ANSAmed) - Altri tre palestinesi sono rimasti uccisi e altri 10 sono stati feriti in un raid israeliano nella località di Deir el-Balah, nel settore centrale della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan. Sempre oggi, secondo un portavoce militare israeliano, un razzo sparato da Gaza è esploso in una zona isolata nei dintorni di Tel Aviv senza provocare vittime. Da Gaza Hamas ha rivendicato la paternità dell'attacco, affermando che l'obiettivo fosse l'aeroporto Ben Gurion.
Da parte sua, il premier Benyamin Netanyahu ha detto che l'operazione israeliana in corso nella Striscia contro Hamas rischia di protrarsi oltre il 1 settembre. "Ci stiamo organizzando nell'eventualità che essa prosegua anche dopo l'inizio dell'anno scolastico", ha detto. E ha avvertito: "Gli abitanti di Gaza" lascino "immediatamente tutti i siti da dove Hamas conduce le sue operazioni" perché rischiano di essere colpiti. Nessuna immunità "verso chi spara contro di noi. E ciò vale per tutti i fronti".
Hamas intanto "ha giustiziato altri quattro presunti collaboratori" di Israele nella Striscia di Gaza. Lo scrive l'agenzia palestinese Maan. I quattro, riferisce l'agenzia citando testimoni oculari, sono stati portati nel cortile di una moschea a Jabaliya, nel nord della Striscia, da un gruppo di uomini armati che ha aperto il fuoco. Un sito web vicino a Hamas afferma che i 4 "sono stati giustiziati dopo il completamento delle procedure legali".
Dura condanna da parte dell'Anp. "L'Anp, è contraria a quasiasi tipo di esecuzione sommaria, anche per chi è accusato di collaborazionismo con Israele'', ha ribadito all'ANSA Adnan Dmeiri, portavoce delle forze di sicurezza di Abu Mazen. ''Hamas deve ricordarsi che non è l'Isis. Non c'e' niente di morale nell'uccidere 30 persone in due giorni senza un regolare processo: è un atto criminale''. (ANSAmed).