Fra questi, vi sono anche 121 bambini, secondo il conteggio compiuto dall'Unicef a Ginevra e aggiornato fino al 21 luglio. Si tratta di 84 ragazzi e 37 ragazze tra i 5 mesi e i 17 anni, con due bambini su tre hanno meno di 12 anni. Si stima inoltre che più di 900 bambini siano feriti.
Sospinti da intensi bombardamenti israeliani, molte migliaia di abitanti dei rioni di Sheikh Zayed e di Tel Zaatar, a nord di Gaza, sono fuggiti nella notte dalle loro abitazioni. Fonti giornalistiche locali stimano che a Gaza gli sfollati siano 135 mila, 90 mila dei quali ospiti dell'Unrwa, l'ente dell'Onu per i profughi. I combattimenti si sono avvicinati al campo profughi di Jabalya, dove abitano 70 mila persone. Nel frattempo l'Unrwa ha annunciato di non poter piu' sfamare le persone accolto nelle proprie strutture nella Striscia. Sono necessari aiuti immediati per 60 milioni di dollari, ha reso noto l'agenzia dell'Onu.
A Gaza "non vi è letteralmente alcun posto sicuro per i civili" ha affermato a Ginevra il portavoce dell'Ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke, parlando di una situazione "devastante".
La Striscia è densamente popolata con un numero stimato di 4.500 persone per chilometro quadrato. Non c'è letteralmente alcun posto sicuro per i civili. Circa 500 case sono state distrutte o gravemente danneggiate dai bombardamenti aerei israeliani, ha aggiunto il portavoce evocando le gravi difficoltà degli sfollati e dei feriti. Particolarmente preoccupante è la situazione dell'accesso all'acqua. «Globalmente, stimiamo che 1,2 milioni di persone non abbiano accesso all'acqua o solo in modo limitato. Inoltre, abbiamo notizie di inondazioni delle fognature, una minaccia per la salute pubblica», ha aggiunto.
Intanto l'esercito israeliano ha detto che 25 razzi e colpi di mortaio sono stati tirati dalla Striscia dalla mezzanotte di ieri sera. Quattordici - ha precisato il portavoce militare - hanno colpito Israele, 10 sono stati intercettati dall'Iron Dome. L'esercito ha inoltre reso ufficialmente noto il nome del soldato considerato disperso da domenica scorsa: si chiama Shaul Oron, di 21 anni, sergente della Brigata Golani. Il processo per la sua identificazione - ha aggiunto l'esercito - non è ancora stato completato. Per ora infatti solo sei dei sette corpi dei soldati - che erano all'interno del carro armato colpito domenica scorsa a Sajaya a Gaza - sono stati ricomposti. Intanto in Cisgiordania ecine di piccole bare sono state allineate nel piazzale antistante il comune di Ramallah per protestare contro le uccisioni di bambini palestinesi a Gaza. L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha indetto tre giorni di lutto nazionale dopo "il massacro nel quartiere Sajaya" di domenica, dove - secondo fonti palestinesi - sono state uccise più di 70 persone, tra i quali donne e bambini. Ieri, durante lo sciopero generale indetto in Cisgiordania, si sono avute diverse manifestazioni tra cui quelle di Ramallah, Hebron e Betlemme e alcune sono sfociate in scontri con le forze israeliane. (ANSAmed).