Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Siria: i dubbi di Obama. E' scontro Kerry-Pentagono

Capo diplomazia Usa per azione piu' decisa. Ma militari contrari

08 aprile, 20:15

(di Ugo Caltagirone) (ANSAmed) - NEW YORK, 8 APR - E' scontro tra il Dipartimento di Stato americano e il Pentagono sulla strategia da seguire in Siria. Un duro confronto che non facilita le decisioni della Casa Bianca, col presidente Barack Obama che fatica ad assumere una posizione piu' chiara e risoluta su una crisi senza fine e che prima o poi rischia di infiammare l'intero Medio Oriente. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, il segretario di Stato, John Kerry - in vari incontri svoltisi nella 'Situation room' - ha espresso grande frustrazione per la situazione di stallo che ormai da mesi caratterizza la guerra civile siriana e forte preoccupazione per un regime, quello di Assad, tutt'altro che sull'orlo del precipizio. Anzi, le truppe di Damasco sembrano di giorno in giorno riguadagnare terreno nei confronti delle forze ribelli.

Per questo il capo della diplomazia Usa, insieme all'ambasciatrice americana all'Onu Samantha Power, avrebbe piu' volte insistito per un intervento piu' deciso degli Stati Uniti, per un intervento di carattere militare, incontrando pero' un secco 'no' da parte sia del Dipartimento alla Difesa guidato da Chuck Hagel sia dei vertici delle forze armate. Un duro botta e risposta sarebbe avvenuto anche in recente meeting alla Casa Bianca alla presenza del presidente Barack Obama e del capo di Stato maggiore Martin Dempsey.

Kerry avrebbe messo sul tavolo una serie di opzioni: da un vero e proprio intervento militare per fiaccare le forze di Assad al ricorso a bombardamenti aerei limitati, fino all'uso di forze speciali dell'esercito Usa per addestrare ed equipaggiare, sotto la guida della Cia, un numero il piu' ampio possibile di ribelli siriani. Dietro le proposte di Kerry - spiega il Wsj - ci sarebbero anche due ex generali di primissimo piano, che il segretario di Stato ha piu' volte incontrato nelle ultime settimane: David Petraeus, ex numero uno della Cia, e Jack Keane, definito "l'architetto" della rivolta delle truppe in Iraq nel 2007.

Ma il Pentagono - sempre secondo quanto riporta il Wsj - pur dicendosi d'accordo sulla necessita' di rafforzare il programma di aiuti ai gruppi di opposizione piu' moderati, avrebbe espresso forte contrarieta' al piano Kerry, che per Hagel rischia non solo di bloccare la cooperazione di Assad sul fronte delle armi chimiche, ma anche di invischiare le truppe Usa in una vera e propria guerra, di trascinarle in nuovo Iraq o un nuovo Afghanistan. Per il generale Dempsey, in particolare, anche un'azione militare limitata finirebbe quasi inevitabilmente per coinvolgere gli Stati Uniti in un conflitto regionale piu' ampio, più di quanto si immagini.

Così i dubbi di Obama si moltiplicano. Così come il timore di vedere sempre più appannata la sua leadership internazionale, gia' messa a dura prova dalla crisi ucraina, dal quasi-fallimento dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi e dallo stallo sul fronte dei rapporti con l'Iran.

(ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati