(ANSAmed) - ATENE, 16 MAR - Il bipartitismo in Grecia è al capolinea. Lo rivela un nuovo sondaggio, condotto dalla Public Issue per la tv Skai, che conferma la caduta libera dei partiti che hanno votato a favore del Memorandum, e un Parlamento dopo le prossime elezioni, non più a cinque ma a nove partiti. Nove greci su dieci (il 91% per l'esattezza) reputano invece la propria situazione economica peggiorata mentre il 60% si dice insoddisfatto della vita che fa e il 65% vede la disoccupazione in aumento il prossimo anno. L'86% degli intervistati si dice inoltre "insoddisfatto" dall'operato del governo di Lucas Papademos anche se il 66% dichiara di aver fiducia in lui per il modo con cui affronta i problemi di economia. All'ultimo posto delle preferenze dei cittadini è l'ex premier socialista Giorgos Papandreou (89% giudizi negativi) mentre calano coloro che temono l'eventuale default nei prossimi 12 mesi.
Secondo il sondaggio i due maggiori partiti, il Pasok (socialista) e Nea Dimocratia (centro-destra) che alternativamente hanno governato la Grecia dopo la fine del regime dei colonnelli (1974), raggiungono insieme il 36% delle preferenze, l'11% e il 25% rispettivamente, contro l'80% raggiunto nelle elezioni 2009. Seguono, tra gli altri principali schieramenti - la Sinistra Democratica (15,5%), Syriza (12%), il Partito Comunista di Grecia (11,5%), il Pasok (11%), mentre il nuovo partito, Greci Indipendenti - nato da un gruppo di espulsi da Nea Dimocratia perché contrari al Memorandum 2 - ottiene il 6,5%. Segue il Laos (estrema destra, al 4%), Verdi (3,5%), Chrysi Avgi (estrema destra, al 3%). L'astensione scende dal 32,5% nel gennaio 2012 al 25,5% nel marzo 2012.(ANSAmed).