Nel documento, curato dalla filiale greca dell'organizzazione, si afferma che solo un piccolo miglioramento e' stato fatto nonostante i piani di riforma del settore pubblico del Paese.
"I greci vivono in uno stato di 'legalita' corrotta' che significa che spesso la legge tollera o addirittura favorisce le pratiche di corruzione", sostiene il rapporto. "La corruzione è endemica: non e' ristretta ad alcun partito o classe sociale, né al settore pubblico". Il documento afferma inoltre che in Grecia sono in vigore molte leggi per combattere la corruzione, ma non vengono applicate. E porta ad esempio le leggi che consentono di costruire edifici abusivi che successivamente vengono condonati o permettono l'esistenza di "fondi speciali" presso i ministeri ai quali non si applicano regole di trasparenza, "giustificando" in tal modo la corruzione.
Nella relazione si esorta il governo di Atene a migliorare le norme per la divulgazione dei conti dei partiti politici, ad attuare leggi piu' severe per rendere piu' trasparenti i bilanci delle compagnie private e a unificare in un solo organismo le varie agenzie anti-corruzione gia' esistenti. Il rapporto rileva inoltre che "nel complesso il sistema anti-corruzione greco ha numerosi difetti fondamentali, il più importante dei quali è una crisi di valori caratterizzata da una accettazione su vasta scala e dalla partecipazione alla corruzione anche se essa è condannata".
Transparency International pone la Grecia all'80.mo posto come "indice di corruzione" in una classifica di 183 nazioni sotto Paesi come Cina, Arabia Saudita, Tunisia e Cuba. Solo la Bulgaria e' al di sotto della Grecia tra i Paesi membri dell'Unione Europea. (ANSAmed).