Si tratta comunque di un downgrade, quello di S&P, che porta per la prima volta un Paese dell'eurozona a subire un SD, una valutazione che equivale cioé a un "default selettivo". E che segue quello già deciso, nei giorni scorsi, da un'altra agenzia di rating, Fitch, che la scorsa settimana aveva ribassato Atene, portandone il voto a C da CCC perché l'operazione di swap di titoli greci cui sono chiamati i creditori privati - spiegava l'agenzia - rappresenta un "distressed debt exchange", ovvero un default parziale. S&P ieri sera - si legge nella sua nota - "ha abbassato il rating sui titoli a lungo termine e a breve termine, rispettivamente da CC e C a SD (selective default)" spiegando che la decisione è legata al fatto che "sono venute meno le garanzie su alcune obbligazioni". Ma non ancora su tutte. L'agenzia di rating americana si riserva di rivedere il suo voto, rialzandolo a CCC (rating destinato a Paesi con titoli pubblici considerati vulnerabili e dipendenti dalle favorevoli condizioni economiche e finanziarie) a metà marzo. Quando cioé sarà completata l'operazione di "swap", che prevede l'adesione da parte dei creditori privati al concambio sul debito ellenico, che comporterà una perdita del 53% del capitale investito. E metà marzo è infatti la data in cui Atene si riserva di chiudere lo swap, certa dell'ok dell'Ue al secondo pacchetto di aiuti che ora dovrà essere confermato in due nuovi riunioni dell'Eurogruppo. La prima, giovedì, per verificare se Atene abbia rispettato gli impegni, approvando le prime misure necessarie ad ottenere gli aiuti, come la modifica costituzionale per inserire il vincolo del debito. La seconda riunione, forse da tenersi il 9 marzo, per valutare se la partecipazione dei creditori privati al programma di swap del debito è adeguata. Ieri, intanto, Standard&Poor's ha rivisto anche in negativo l'outlook del Fondo salva-Stati Efsf. Una decisione che "riflette l'outlook negativo di Francia e Austria".(ANSAmed).
Crisi; Grecia; S&P, default selettivo; Atene, no impatto
Agenzia abbassa rating a 'SD', prima volta per un paese eurozona
Si tratta comunque di un downgrade, quello di S&P, che porta per la prima volta un Paese dell'eurozona a subire un SD, una valutazione che equivale cioé a un "default selettivo". E che segue quello già deciso, nei giorni scorsi, da un'altra agenzia di rating, Fitch, che la scorsa settimana aveva ribassato Atene, portandone il voto a C da CCC perché l'operazione di swap di titoli greci cui sono chiamati i creditori privati - spiegava l'agenzia - rappresenta un "distressed debt exchange", ovvero un default parziale. S&P ieri sera - si legge nella sua nota - "ha abbassato il rating sui titoli a lungo termine e a breve termine, rispettivamente da CC e C a SD (selective default)" spiegando che la decisione è legata al fatto che "sono venute meno le garanzie su alcune obbligazioni". Ma non ancora su tutte. L'agenzia di rating americana si riserva di rivedere il suo voto, rialzandolo a CCC (rating destinato a Paesi con titoli pubblici considerati vulnerabili e dipendenti dalle favorevoli condizioni economiche e finanziarie) a metà marzo. Quando cioé sarà completata l'operazione di "swap", che prevede l'adesione da parte dei creditori privati al concambio sul debito ellenico, che comporterà una perdita del 53% del capitale investito. E metà marzo è infatti la data in cui Atene si riserva di chiudere lo swap, certa dell'ok dell'Ue al secondo pacchetto di aiuti che ora dovrà essere confermato in due nuovi riunioni dell'Eurogruppo. La prima, giovedì, per verificare se Atene abbia rispettato gli impegni, approvando le prime misure necessarie ad ottenere gli aiuti, come la modifica costituzionale per inserire il vincolo del debito. La seconda riunione, forse da tenersi il 9 marzo, per valutare se la partecipazione dei creditori privati al programma di swap del debito è adeguata. Ieri, intanto, Standard&Poor's ha rivisto anche in negativo l'outlook del Fondo salva-Stati Efsf. Una decisione che "riflette l'outlook negativo di Francia e Austria".(ANSAmed).