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Grecia: Consumi, si impennano i prezzi delle sottomarche***

Grazie alla crisi hanno conquistato il 20% del mercato

02 febbraio, 16:18

(di Furio Morroni) - ATENE, 2 FEB - Negli ultimi tempi in Grecia, soprattutto a causa della crisi economica e della recessione che per il quarto anno consecutivo stringono il Paese nella loro morsa, i prodotti con le etichette di sottomarche hanno aumentato la loro quota di mercato di circa il 20% rispetto ai prodotti di marca. Nello stesso tempo, pero', i loro prezzi - invece di rimanere invariati - sono aumentati più rapidamente di quelli dei prodotti di marca loro equivalenti. I dati, come ha riferito l'agenzia ateniese Ana, sono emersi da una relazione presentata ieri in Parlamento dal ministro per lo sviluppo e la concorrenza Sokratis Xynidis in risposta a un'interrogazione presentata dalla deputata del Pasok Afrodite Papathanassi. Sulla base delle indicazioni emerse dallo stesso documento, si suppone che nei prossimi due anni il settore delle sottomarche dovrebbe continuare ad espandere la propria quota di mercato di uno o due punti percentuali sia nei supermercati che nei punti di vendita "cash and carry".

Nella sua interrogazione, Papathanassi aveva notato che - nel bel mezzo della crisi economica - i prezzi dei beni di consumo di base sono aumentati del 23,8% e che l'incremento è stato causato dal rialzo dei prezzi dei prodotti delle sottomarche.

Nella sua risposta, Xynis ha rilevato che i prodotti di sottomarche, compresi quelli distribuiti da catene di supermercati con il proprio marchio e nei cosiddetti "gruppi di approvvigionamento alimentare" creati per i piccoli negozi di vendita al dettaglio, negli ultimi anni hanno rapidamente accresciuto la loro quota di mercato dal momento in cui i consumatori hanno cominciato a considerarli alla pari dei prodotti di marca in termini di qualità e di imballaggio.

L'espansione del mercato delle sottomarche è stato favorito ed accelerato dalla crisi economica, tant'e' che oggi fino a uno su cinque prodotti acquistati dai consumatori sono di sottomarche.

La categoria dominante nei prodotti di sottomarche resta quella degli alimentari che rappresenta il 61% dell'intero comparto. Seguono i prodotti per la pulizia della casa come saponi, detersivi e carta con il 16%, mentre gli oggetti per la casa e i capi di abbigliamento costituiscono il 12%.

Sulla base di un sondaggio condotto dal laboratorio di marketing della facolta' di Economia dell'Universita' di Atene, le preferenze dei consumatori nell'acquisto di prodotti di sottomarche sono risultate del 13% per le bevande alcoliche, del 12,5% per il caffè, del 10,2% per l'abbigliamento, del 29,3% per il pane, del 24,2% per latte e prodotti derivati, del 17,7% per bevande analcoliche, del 70,7% per i prodotti di carta, del 14,7% per i prodotti per l'igiene personale, del 40,5% per i prodotti per la pulizia, del 35,3% per i detersivi, del 57,1% per i cibi confezionati e del 20,1% per gli alimenti surgelati. Ad ogni modo, secondo la compagnia di controllo dei prezzi Price Watch, su 1.100 prodotti monitorati nel novembre del 2011, l'aumento del prezzo totale per i beni di marca e' stato dell'1,8%, mentre per i prodotti di sottomarche e' stato di oltre il 4%. Nonostante l'aumento, comunque, i prodotti delle sottomarche rimangono significativamente più economici dei loro equivalenti di marca sino a toccare in certi casi il 65%.

(ANSAmed).

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