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Crisi: Grecia, citta' invase da cani randagi, e' allarme

Meno soldi in giro e sempre piu' animali abbandonati

20 gennaio, 11:51

cani randagi ad Atene cani randagi ad Atene

(di Furio Morroni). - (ANSAmed) - ATENE, 20 GEN - La pesante crisi economica che ha colpito la Grecia si fa sentire in tutti i settori della vita non solo delle persone ma anche degli animali che finiscono anch'essi per soffrire delle ristrettezze patite dai loro amici umani. In particolare, in questi ultimi tempi i gruppi ellenici che si occupano di diritti degli animali si trovano in gravi difficolta' a causa di una combinazione di fattori tra cui i tagli ai finanziamenti delle loro attivita', le diminuite donazioni di amici e sostenitori e un numero sempre crescente di randagi, soprattutto cani, in giro per le strade.

Sono ormai decine e decine ogni giorno i cani di tutte le età e razze che i volontari di questi gruppi raccolgono dopo averli trovati legati a una panchina, a un albero o a un palo della luce. Tutti animali, naturalmente, abbandonati dai proprietari che ritengono di aver piu' abbastanza denaro per nutrirli e prendersi cura di loro.

"La situazione è completamente fuori controllo", ha detto Christiana Kalogeropoulou, una volontaria del gruppo non-profit Stray.gr, sfofandosi con il quotidiano Kathimerini "Tutti gli sforzi fatti in passato per cambiare la mentalità della gente e far si' che lo Stato si assumesse le proprie responsabilita' circa il fenomeno del randagismo non sono serviti a niente".

Le autorità statali hanno smesso di finanziare le operazioni di soccorso degli animali a partire dal 2009, aggiunge Grigoris Gourdomichalis, capo dell'Associazione ambientale per i Comuni di Atene e Pireo, ed il suo gruppo - che è il più grande del genere in Grecia - e' da tre anni che non riceve dallo Stato nemmeno un centesimo nonostante per legge abbia diritto a finanziamenti pari al 70% del suo bilancio annuale.

Nonostante cio', l'associazione continua a nutrire, vaccinare e sterilizzare randagi nelle 18 circoscrizioni che compongono Atene e il Pireo. Ma Gourdomichalis ci tiene a precisare che "stiamo facendo il nostro dovere con estrema difficoltà proprio nel momento in cui il numero dei cani randagi per le strade è arrivato alle stelle ed e' scoppiata un'epidemia di cimurro che, per un cane, è una delle principali cause di morte".

Malgrado la crisi abbia indotto i responsabili del comune di Atene a ridurre quest'anno le spese anche per le tradizionali decorazioni natalizie in piazza Syntagma, in municipio si sta cercando di fare di tutto per mantenere in vita il programma di protezione dei randagi pure se il finanziamento per il canile comunale è stato piu' che dimezzato, passando a 190.000 euro dai 500.000 di due anni fa.

Secondo il vice sindaco di Atene con delega per l'Ambiente, Angelos Antonopoulos, l'anno scorso gli addetti del comune di Atene hanno raccolto nelle strade della capitale 457 cani randagi e hanno fornito cure mediche a 305 di essi.

Antonopoulos, che di professione fa il veterinario, ammette che i casi di abbandono di animali domestici - in particolare di cani - sono in preoccupante aumento proprio a causa della crisi economica, ma rivela che, per lo stesso motivo, si sta creando una nuova tendenza. Infatti sempre piu' persone che desiderano avere un cane per amico scelgono di adottare un randagio al canile piuttosto che acquistarlo in un negozio di animali o in un allevamento. "La gente sta diventando molto più consapevole del problema", conclude Antonopoulos con un filo di ottimismo per i suoi pazienti a quattro zampe. (ANSAmed).

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