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Grecia: Troika vuole di piu', valanga tasse e licenziamenti

Dal 2012 nuove imposte e mobilita' per altri 150mila statali

13 dicembre, 18:51

(di Furio Morroni) (ANSAmed) - ATENE, 13 DIC - A meno di 24 ore da quando sono state pronunciate, le dichiarazioni, ieri, del ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos secondo cui non vi sarebbe stato bisogno di nuove misure di austerita' ''se il bilancio 2011 sara' applicato cosi' come e' previsto'' non hanno piu' valore. Oggi infatti, dopo che sono state rese note le ultime le cifre del deficit di bilancio per i primi 11 mesi del 2011, e' apparso evidente che i ricavi sono scesi di circa il 3% a fronte di un previsto aumento dell'1%, mentre la spesa e' salita del 6,2% contro un calo previsto del 3,8%.

Le cifre dimostrano quindi che il deficit di bilancio della Grecia ha continuato a crescere nel mese di novembre mentre la recessione, alimentata dalle rigide misure di austerity, ha azzerato gran parte delle entrate extra che il governo sperava di raccogliere attraverso le tasse di emergenza. Infatti, stando ai dati provvisori del ministero delle Finanze, il ''buco nero'' del bilancio dello Stato si e' allargato del 5.1% nei primi 11 mesi di quest'anno toccando i 20.52 miliardi di euro rispetto ai 19.5 miliardi di un anno fa.

E' per questo motivo, ovvero per ridurre drasticamente la spesa pubblica, che la troika ha chiesto al governo di Atene ulterioni e pesanti misure di austerity tra cui il licenziamento di altri 150mila dipendenti statali entro il 2015 oltre ai 30mila che saranno messi in mobilita' entro la fine del mese. La richiesta della troika - Fmi, Ue e Bce - e' stata annunciata dal ministro della Riforma Amministrativa, Dimitris Reppas, al termine di un incontro con i rappresentanti dei creditori internazionali Matthias Mors, Mark Flamagan e Bob Traa. Reppas ha spiegato loro che la misura della messa in mobilita' del personale statale in eccedenza non ha dato i risultati sperati perche' e' stata applicata in fretta e senza una corretta valutazione del settore pubblico. Intanto i contribuenti greci si stanno preparando a subire una vera e propria valanga di nuove tasse che andranno ad incidere pesantemente sui loro redditi per far sì che il governo riesca ad ottenere, come previsto dal programma economico varato per salvare il Paese dalla bancarotta, un surplus di 2,3 miliardi. I piu' tartassati saranno in particolare i lavoratori a stipendio fisso e i pensionati perché ogni mese saranno costretti a pagare una tassa straordinaria così come altre imposte che il ministero delle Finanze non è stato in grado di calcolare quando avrebbe dovuto, come l'imposta comunale sugli immobili per il 2009 e le tasse di proprietà per gli anni 2010 e 2011. Fra le nuove imposte che andranno ad accumularsi sulle spalle dei contribuenti greci c'é quella di solidarietà (per il triennio 2010-2012) alla quale si aggiungerà il significativo abbassamento dell'esenzione fiscale e l'aumento delle quote annuali per l'esercizio di una professione. Il nuovo sistema fiscale sarà particolarmente duro per le famiglie con tre o più figli in quanto dovranno pagare un'imposta addizionale sul reddito che andrà dai 540 ai 2.750 euro all'anno. (ANSAmed).

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